20.04.2024

Diabete di tipo 2, un aiuto dai germogli dei broccoli

Divenuti ormai l’emblema stesso dell’alimento salutare che i genitori di tutto il mondo cercano di far mangiare (spesso invano) ai loro figli, i broccoli devono la loro fama e il loro potere terapeutico alla presenza di particolari neurotossine ormetiche contenute al loro interno che, una volta ingerite, attivano nell’organismo umano una serie di risposte immunitarie utili a mantenere sano ed efficiente il complesso corporeo.

Se i benefici dei broccoli sono dunque ampiamente documentati e parte di una letteratura medica ormai più che cementata, alcuni studiosi facenti capo alla svedese università di Lund avrebbero scoperto un’ulteriore inedita virtù dell’ortaggio, mostrando come un’ingestione regolare contribuisca a mantenere sotto controllo i livelli di glicemia nei soggetti affetti da diabete di tipo 2.

Un potente antiossidante contenuto nei germogli di broccoli e denominato sulforafano riuscirebbe infatti ad abbassare i livelli di zuccheri presenti nel sangue, qualora ingerito a digiuno, e a limare così la prima e principale conseguenza organica connessa con il diabete e delle terapie ad esso correlate, concedendo respiro da una malattia che proprio agli elevati livelli di glucosio deve la sua nefasta azione sul corpo umano.

Andando a testare la loro intuizione su un gruppo pari a 97 soggetti affetti da diabete di tipo 2, trattati secondo il classico metodo del doppio cieco per 12 settimane, i medici svedesi avrebbero in seguito trovato conferma dei loro assunti teorici, mostrando un netto miglioramento dei parametri organici legati al glucosio in tutti i pazienti trattati con sulforafano, a fronte di una totale assenza di variazioni significative presso i soggetti che avevano ricevuto il placebo in fase di test.

La ricerca pubblicata su Science Translational Medicine evidenzia dunque una proprietà inedita dei broccoli e apre la strada a terapie ad hoc per il diabete 2, prive di effetti collaterali, oltre a rendere conto del perché tutti i genitori del mondo tentino, con alterne fortune, di far consumare l’alimento ai loro scettici bambini.

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