26.04.2024

Bere acqua aiuta a bruciare le calorie?

La nostra possibilità di accumulare massa grassa e adipe in eccesso dipende da una serie di variabili quasi infinita che comprende ragioni di natura genetica (in caso di genitori grandi obesi, difficilmente saremo filiformi), dalle nostre abitudini alimentari e dalla possibilità di influenzare i nostri processi metabolici, mediante una serie di piccoli accorgimenti finalizzati a portare il dispendio energetico a propendere per un’eliminazione della calorie in eccesso, trasformate in energia e dunque impossibilitate a dare vita ad accumuli di varia natura.

Se sul primo fattore non possiamo logicamente intervenire e se sul secondo basterebbe un po’ più di accortezza a tavola, risulta piuttosto complesso comprendere come “risvegliare” il metabolismo senza rischiare di arrecare ulteriori danni o di produrre un effetto contrario rispetto alle intenzioni iniziali.

Sulla questione metabolica, un aiuto pare giungere da una recentissima ricerca condotta dal professor Nicola Sorrentino, facente capo all’Osservatorio Sanpellegrino e docente di Igiene Nutrizionale all’Università di Pavia, secondo il quale l’ingestione di acqua secondo modalità predefinite e mirate potrebbe favorire la dispersione della massa grassa e aiutare tutti coloro che si trovano in cerca della forma fisica ideale.

Bere circa due bicchieri di acqua naturale a temperatura ambiente in concomitanza con i pasti principali della giornata favorirebbe infatti il processo metabolico noto come termogenesi e consistente proprio nell’eliminazione delle calorie in eccesso, “bruciate” dalle cellule preposte e trasformate in energia prima che il processo legato alla sedimentazione del grasso in eccesso abbia luogo.

Citando precedenti ricerche internazionali, che hanno fornito il substrato medico per lo studio, il dottor Sorrentino avrebbe infatti rilevato che laddove i meccanismi controllati relativi all’ingestione di acqua venivano rispettati, aveva luogo un fenomeno biologico, destinato a raggiungere l’apice in 30 minuti, che portava il corpo maschile a bruciare con più facilità i carboidrati e quello femminile a disfarsi dei grassi in eccesso.

Dato che l’acqua sicuramente non può nuocere e che un tentativo può agevolmente venire fatto senza controindicazioni per la salute, chiunque desiderasse cimentarsi con la fatidica prova costume può dunque cercare di influenzare il suo metabolismo secondo i suggerimenti del dottor Sorrentino, dato che le abitudini alimentari risultano molto più difficili da cambiare e che la componente genetica è addirittura immodificabile.

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