28.03.2024

Ideato un test per oltre 240 allergie

Ogni volta in cui cadiamo vittima di un malessere dal quadro sintomatologico piuttosto generico, dopo aver escluso la possibilità di una grave patologia o di una radice psico-somatica della problematica, tendiamo generalmente a metterci alla disperata ricerca di potenziali allergeni (siano essi alimentari, da contatto o aerei) ai quali attribuire la natura del male e dai quali tenerci rigorosamente distanti per evitare complicazioni e recidive.

Se la maggior parte delle allergie che riteniamo di aver sviluppato risulta fortunatamente infondata e deriva da una percezione errata del malore, spesso davvero di natura psicosomatica, esistono soggetti per i quali le allergie non sono una mera eventualità teorica e che devono sottoporsi a decine di test per capire cosa provochi malori e malesseri tanto persistenti e difficili da ricondurre ad una radice univoca.

Grazie ai progressi compiuti nel corso degli ultimi dal versante di ricerca associato alle nanotecnologie, i ricercatori facenti capo al Cnr di Napoli sono riusciti a mettere a punto un particolare test, denominato Faber, che si ripromette di individuare oltre 240 possibili allergeni (244, per la precisione) in un’unica sessione diagnostica e di semplificare così quell’infinita Odissea sanitaria che culmina spesso con un nulla di fatto più assoluto.

Comprensivo dei principi alimentari maggiormente in grado di produrre reazioni allergiche, di pollini di varia natura e di quei perniciosi acari in grado di infiammare le vie aeree con estrema facilità, Faber andrà infatti a proporre una sorta di diagnosi onnicomprensiva di quasi tutti i potenziali allergeni presenti sul pianeta Terra, rivelando in poco tempo l’eventuale positività o la negatività al test ed aprendo le porte ad un’eventuale terapia mirata.

A seguito di un’unica elaborazione della durata pari a quattro ore Faber andrà dunque a scrivere la parola fine sulla nostra ricerca di allergeni, sia che essa si trovi ad essere pienamente fondata, sia che corrisponda invece ad una mania ipocondriaca dettata dal malori squisitamente psicosomatici.

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